Lavoratori di Mafia Capitale in sciopero: vogliono 20 milioni di euro da contribuenti

Vox
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Lunedì prossimo, oltre 800 operatori dei centri di accoglienza per immigrati di Mafia Capitale incroceranno le braccia.
I lavoratori a spese dei contribuenti delle famigerate cooperative Casa della solidarietà e Domus Caritatis, finite nelle indagini capitoline del “Mondo di mezzo”, hanno indetto una giornata di sciopero per riversarsi in presidio di fronte alla Prefettura, in piazza Santi Apostoli.

Da mesi non percepiscono lo stipendio: «A causa del mancato pagamento – spiega Stefania Gunnella, di Cisl Fp – di 20 milioni di euro da Roma Capitale per i servizi già effettuati».
«Siamo stati informati dagli amministratori giudiziari del Gruppo La Cascina – ha spiegato Mauro Mastropietri, Fp Cgil Roma e Lazio – che l’amministrazione comunale ha previsto ulteriori tagli: tra Centri Interculturali e Centri di assistenza abitativa temporanea, potrebbero portare al licenziamento di oltre 100 persone».

Lavorate per una masnada di ladri, anzi, essendo coop siete voi stessi, una masnada di ladri che parassitano i contribuenti italiani lavorando a cottimo per l’invasione.

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«Solo due giorni fa – raccontano – abbiamo avuto lo stipendio di dicembre. Manca la tredicesima. Nessuno ci spiega che cosa sta succedendo sopra le nostre teste. Il mondo di mezzo? Noi siamo quello di sotto». I dipendenti della Domus Caritatis continuano a lavorare regolarmente, in attesa del grano. Tra i centri della Domus Caritatis ci sono strutture famigerate per l’accoglienza dei finti profughi a Roma come quella di Boccea nell’ex sede Enea o quella di via Staderini al Prenestino.

«Ovviamente – spiegano gli organizzatori – nelle nostre strutture assicuriamo i servizi minimi per le emergenze sanitarie e i pasti. Per il resto l’assistenza si fermerà». Vale a dire che dalle pulizie all’accoglienza, dai centri di ascolto psicologico a quelli di lingua, dagli sportelli legali a quelli sociali, sarà tutto fermo. «Ci occupiamo di emergenza abitativa e di minori non accompagnati – si sfogano i lavoratori – negli anni ci sono state assegnate anche due campi rom da seguire. Ora non sappiamo più niente. Eppure, si tratta di tematiche importantissime per Roma e per i suoi cittadini. Se si ferma la nostra attività, tutte queste persone che seguiamo che faranno?».

Capito quanti parassiti vivono alle spalle degli italiani? capito quale enorme business è l’accoglienza dei fancazzisti africani e zingari?