Famiglia italiana sfrattata (lei disabile), residence solo ai profughi

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BELLARIA IGEA MARINA – Una famiglia. Italiana. Lui disoccupato dopo un intera vita dedita al lavoro, lei malata con il 55% di invalidità. Una famiglia che da sabato sarà cacciata dal residence dove aveva trovato alloggio provvisoriamente dopo lo sfratto dalla loro abitazione, e che finirà dunque in strada, nella più totale indifferenza dell’amministrazione comunale locale che proprio ieri, tramite l’assessore ai servizi sociali Roberto Maggioli, ha chiuso la pratica con un ignobile “Abbiamo già fatto tutto quello che potevamo fare”.

Le parole hanno provocato l’indignazione del movimento politico Forza Nuova che, dopo aver sostenuto la famiglia Michieletto attraverso l’associazione di volontariato “Solidarietà Nazionale”, ieri sera ha svolto un presidio di protesta innanzi al palazzo comunale di Bellaria.

Così una ventina di militanti di FN, bandiere alla mano, hanno srotolato innanzi all’ingresso del Comune uno striscione recante lo slogan “Lavoro e casa, prima agli Italiani!” mentre Camillo Michieletto si adagiava a terra in segno di protesta con tanto di coperte e sacco a pelo.

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“Amministratori perbenisti e benpensanti, malfattori in giacca e cravatta che innanzi all’ennesimo dramma italiano mi hanno risposto con l’offerta di un biglietto di sola andata per Reggio Emilia dove risiedono i miei figli” – esplode di rabbia il sig. Camillo alla cui voce si aggiunge quella del responsabile regionale di Forza Nuova Mirco Ottaviani alla guida della protesta – “Concittadini bisognosi trattati come un pacco postale, come un peso da scaricare altrove, dove tra l’altro anche i figli versano in pessime condizioni con uno sfratto imminente, un trattamento disumano nei confronti di un nostro connazionale quando gli hotel sul mare pullulano di centinaia di clandestini che non fanno in tempo a sbarcare sulle nostre coste che già si ritrovano in una comoda stanza, con wifi, tv satellitare ed ogni comfort a spese dei contribuenti”.

“L’ennesimo atto di discriminazione nei confronti del popolo italiano – prosegue Ottaviani – sempre più abbandonato a sé stesso e dimenticato; non daremo tregua fino a quando l’amministrazione non darà una soluzione concreta per questi italiani bisognosi, non alzeremo le mani sventolando bandiera bianca e piegandoci a questo sistema marcio e colluso che pensa solamente ai propri interessi e si muove solamente laddove vi è un tornaconto economico”.

Al grido “Prima gli Italiani!” i militanti forzanovisti, in assenza di risposte concrete, sono pronti a lottare assieme al signor Michieletto per i suoi diritti e si preparano in caso di sfratto a piantare come protesta le tende nel giardino antistante il Palazzo Comunale, nella speranza che non diventi veramente prossima dimora della famiglia.

I residence sono solo per i finti profughi, non per i bisognosi italiani.