Profughi: “Abbiamo dato ultimatum a Carabinieri, o centro più grande o violenza”

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«Se non ci lasciano andare in una città, occuperemo la struttura». Il casus belli è esploso lunedì scorso, quando i 25 profughi di Casa Madre Maria, sulle colline di Appignano, hanno manifestato la loro rabbia, poverini.

Dopo la protesta con l’arrivo dei carabinieri: «Abbiamo dato il nostro ultimatum – dichiarano al giornale locale – , abbiamo parlato con le forze dell’ordine, abbiamo chiesto che entro sette giorni vogliamo lasciare Appignano».

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«Non siamo soddisfatti di come siamo trattati, non siamo animali. Vogliamo raggiungere un centro più grande, un centro che ci dia altre possibilità, opportunità che a Valle Orta non otterremo mai».

I 25 ospiti, che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono tutti maschi, e tutti arrivano da Paesi non in guerra. Clandestini, non profughi: «O ci lasciano andare in una grande città come Torino o continueremo la protesta. Occuperemo la struttura, parleremo solo con le forze dell’ordine e non lasceremo né uscire né entrare nessuno. Non firmeremo più i documenti».




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