Sette centri di accoglienza per finti profughi nell’Avellinese sono stati messi sotto sequestro dai carabinieri dei Nas per pessime condizioni igieniche e lo stato degli edifici. Altre tre strutture sono state chiuse su disposizione della Prefettura di Avellino. Indagati vari responsabili delle coop che gestiscono i servizi. Ma non la prefettura e il governo che hanno fatto affari con loro fino a ieri.

L’ordinanza, emessa dal gip, dispone il differimento dei tempi dello sgombero dei centri in attesa di individuare una soluzione adeguata per sistemare gli immigrati al momento ospitati nelle strutture. Fra gli indagati ci sono anche alcuni fornitori di beni e servizi per la gestione dei centri.
Secondo fonti vicine all’inchiesta, anche una società già coinvolta in Mafia Capitale sarebbe tra quelle finite nel mirino della Procura per presunte irregolarità nella gestione dei centri di accoglienza per immigrati.

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