Nasce TgRom, racconterà a spese vostre che i Rom non rubano

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Gli zingari avranno una propria web tv. E la pagherete voi. L’ennesimo furto. La marchetta si chiama TgROM Piemonte, è finanziata con 21 mila euro dalla Compagnia di San Paolo insieme con altri 15 progetti selezionati tra 155 attraverso il Bando Giovani e finanziati complessivamente con un milione di euro.

La Compagnia di San Paolo è una tra le fondazioni bancarie italiane di maggiori dimensioni e si finanzia con i soldi che le banche controllate fregano ai risparmiatori. Non poteva che essere pappa e ciccia con gli zingari: colleghi.

«Da molti anni sosteniamo iniziative – ha spiegato il presidente Luca Remmert – per contrastare le diverse forme di disagio giovanile e per stimolare la partecipazione attiva dei giovani nella vita delle loro comunità. Il nostro obiettivo è quello di far sì che i giovani siano protagonisti del cambiamento».

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«L’idea è di offrire informazione via web con focus specifico sulle comunità rom. Ci sarà – spiega Vesna Vuletic, presidente dell’associazione, mediatrice culturale – una fase di formazione in video-giornalismo per il gruppo di giovani coinvolti, inizialmente una dozzina, autocandidati a partecipare e provenienti da diverse condizioni abitative. Poi si realizzerà un numero zero e infine partirà il Tg». L’iniziativa è in collaborazione con Nuovasocietà, il direttore responsabile sarà il giornalista Andrea Doi.

«Esperienze di web tv di questo tipo ci sono in vari Paesi europei. L’informazione di TgROM – dice Vuletic – avrà l’obiettivo di contrastare il pregiudizio, i conflitti, con notizie provenienti dal mondo rom raccolte dai giovani, facilitando l’auto-rappresentazione pubblica delle comunità. I contenuti avranno una doppia direzione: rom-territorio e viceversa. Questo servirà a superare la condizione attuale: si fa di tutto sui rom e per i rom, ma senza di loro, senza mai ascoltarli. Dare voce ai rom servirà anche a verificare l’effettiva efficacia delle azioni pianificate per loro».

Sarà una sorta di Tg1 al quadrato, dove si racconterà una realtà inesistente dove gli zingari lavorano e non rubano.