Alfano: “Chi mi critica è imbecille”

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“Dopo il tragico naufragio di Lampedusa dell’ottobre del 2013 sono stato attaccato dalla destra secondo cui io avrei fatto delle politiche di migrazioni sbagliate, solo un mix tragico di malafede e di imbecillità poteva muovere quelle accuse”. Lo ha detto il ministro dell’Interno a tempo perso Angelino Alfano, intervenendo allo Steri di Palermo, al convegno ‘Sicilia: colonia o ponte?’. Diremmo accampamento gestito dai partenti di Angelino.

“Giurai a me stesso – dice Alfano – che avrei fatto di tutto per non ritornare mai più in quell’aeroporto a vedere quello che ho visto, 366 bare tutte allineate. Dopo quel giorno è nato Mare nostrum, lì l’Europa ha preso consapevolezza che si era a un passo dalla storia. Quello non era stato uno sbarco ma una tragedia che avrebbe cambiato il corso dell’Europa. Noi lo abbiamo capito subito”.

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“Ricordo quel giorno di due anni fa quando venni all’Ars a un convegno a dire che c’erano centinaia di migliaia di persone pronte a fuggire dalle coste libiche per raggiungere l’Italia, E alcuni giornali mi presero in giro dicendo che sparavo cifre”. “Noi, dopo quel giorno – dice Alfano – abbiamo tracciato la strada mettendo l’italia dalla parte giusta. Se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto saremmo stati la vergogna d’Europa”. In effetti ci sono stati più morti dopo che prima, ma anche molti più Euro.

In pratica uno scafista.




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