Israele costruisce muri, non ponti: “Circondati da belve feroci”

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Il premier israeliano Netanyahu ha annunciato il piano pluriennale per la costruzione di muri difensivi intorno a tutti i confini israeliani. Fantastico, loro si che sanno come proteggersi dall’invasione.
L’annuncio, nel corso di una visita al confine giordano a nord di Eilat, dove è in costruzione una barriera di 30 chilometri per proteggere l’area.

“Per come la vedo io, alla fine Israele sarà circondato totalmente da un muro: dobbiamo difenderci dai predatori”.
Così durante il sopralluogo, nelle stesse ore in cui il presidente Reuven Rivlin confermavo lo scetticismo israeliano sulle possibilità di raggiungere la pace con gli islamici. Nel corso di una conferenza organizzata a Gerusalemme, Rivlin ha parlato di circostanze che rendono “praticamente impossibile” proseguire i negoziati con l’Autorità Nazionale Palestinese.

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“Non vivremo sempre grazie alla spada — ha detto Rivlin — ma vivremo sempre con la spada pronta, e dovremo essere sempre pronti e disposti a proteggere la terra di Israele”. Noi no, noi, come dicono i nostri governati al servizio di potenze estere, non costruiamo muri, costruiamo ponti. Per farci invadere meglio.