Carita$ si fionda su business accoglienza Varese: 780 posti (e 10 milioni di euro)

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È tutto pronto nelle parrocchie di Luvinate, Santo Stefano e San Giulio a Cassano Magnano per accogliere nuovi clienti. La diocesi di Milano annuncia che arriveranno nelle prossime settimane, anche se «Precisamente non sappiamo ancora quando» precisa tal Don Norberto parroco della Comunità pastorale di Luvinate, Casciano e Barasso: «La casa dietro la chiesa a Luvinate è stata sistemata ma non conosciamo altri dettagli su quando e chi arriverà». Terroristi? Malati? Non si sa nulla.

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Maggiori dettagli potranno essere annunciati nel corso di un convegno che di terrà sabato prossimo 13 febbraio al collegio De Filippi dal titolo: “La cultura dell’accoglienza. Dall’ostilità all’ospitalità”, organizzato dalla Carita$ della zona di Varese.

Ci saranno tutti i pezzi grossi della multinazionale dell’accoglienza, con gli interventi del vicario episcopale, mons. Franco Agnesi, del professor Maurizio Ambrosiani, dei direttore di Carita$ Bergamo, don Claudio Visconti, e di Carita$ Ambrosiana, don Roberto Davanzo, e del responsabile della Carita$ di Varese, don Claudio Caregnato.
«L’incontro sarà un’occasione per riflettere ad ampio raggio sulle migrazioni e le responsabilità che abbiamo come cittadini e come membri della comunità cristiana difronte ad una fenomeno epocale », spiega Mario Salis della Carita$ varesina. E per fare due conti.
Complessivamente in tutta la Diocesi di Milano ci sono un centinaio di parrocchie che si sono rese disponibili ad aderire al business, di cui una decina in provincia di Varese, per un totale di 780 posti che potrebbero diventare un migliaio coinvolgendo tutte le parrocchie della Diocesi. Per i clandestini, sfruttando tutte le loro proprietà, che non pagano IMU: 780 x 35 x 365 fanno 9.964.500 euro. Voi capite, perché parlano di ‘fenomeno epocale’ e ammantano questo loro intrallazzo finanziario di ‘carità cristiana’.