Generale Legione arrestato da Hollande lancia appello a soldati

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Parla il comandante a riposo della Legione Straniera francese, sbattuto ieri in carcere per aver protestato contro l’occupazione islamica della cittadina di Calais. Ormai in mano ai clandestini.
Christian Piquemal è stato arrestato dopo aver parlato di fronte ai sostenitori di Pediga durante una protesta vietata. Vietata, questa è l’Europa moderna.

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Piquemal, 75 anni, che ha guidato la leggendaria forza di combattimento tra il 1994 e il 1999, ha detto di essersi unito ai patrioti per evitare ‘il declino del mio paese’.

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Piquemal è ora accusato di ‘partecipazione ad un gruppo illegale che non si è dissolto dopo l’avvertimento‘. Lunedì il ‘processo’.
Queste cose accadevano nella Germania Est, accadevano durante l’occupazione nazista e il regime di Vichy. Queste cose accadevano nell’800, quando gendarmi a cavallo schiacciavano le rivolte popolari – letteralmente schiacciavano – facendo strage.
In democrazia, non esistono ‘manifestazioni illegali’, esistono reati in caso di disordini.

E non è una particolarità francese. Ieri, le forze del disordine hanno represso le manifestazioni di Pegida in vari Stati occidentali:

Il Generale ha avvertito e ha lanciato un appello ai soldati e agli agenti: “La Francia è in declino. Decadente. Mi dispiace che voi agenti abbiate ricevuto questi ordini. Siete costretti a obbedire agli ordini, ma non dovete comportarvi in questo modo‘. E a noi vengono in mente i marinai italiani della MM e della GC. Perché prima della gerarchia, viene la Patria. Che non è una cosa astratta: è la tua gente. Il tuo popolo.

Appoggio da Marion Marechal-Le Pen: “Sostegno al generale Piquemal, ingiustamente e brutalmente arrestato a Calais”.
La rivolta è appena cominciata.