Vescovo ospita profughi: senzatetto italiano muore di freddo in stazione

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L’arcivescovo metropolita di Lecce, Mons. Domenico D’ambrosio, si è lanciato da mesi bel business dell’accoglienza. Quindi non ha tempo da perdere con i suoi concittadini. Che pure avrebbero bisogno, più dei finti profughi ospitati a spese nostre dalla Chiesa locale.

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Ieri mattina, all’interno della stazione ferroviaria di Lecce, è morto Dino, un senzatetto italiano. Teodoro, questo il suo vero nome, è spirato a soli 49 anni per il freddo e per le gravi condizioni di salute a cui la vita precaria lo avevano costretto. Due volontarie di un’associazione, che erano solite fornire viveri sia a lui, che ad altri senzatetto della zona, lo hanno notato livido in volto, seminudo, e hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti li operatori del 118: Dino si è ripreso per pochi istanti, ma in un secondo momento non ce l’ha fatta.

Muoiono così, gli italiani, nell’Italia del 2016. Di freddo. In una stazione.