Rivolta profughi: “mancano sigarette, Wi-Fi, cellulari, abiti all’ultima moda”

Vox
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Tutto è partito per la sospensione della paga da profugo verso un finto profugo che aveva danneggiato dei mobili all’interno della struttura.
L’immigrato, contrariato, ha chiamato a raccolta una ventina di suoi ‘colleghi’.

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«Si tratta dell’ennesimo atto di disprezzo verso un popolo che sta accogliendo questi clandestini a proprie spese nonostante la situazione economica che dovrebbe, a rigor di logica e mero buonsenso, portare a politiche in favore dei trentini e non degli ultimi arrivati» – afferma Maurizio Fugatti segretario della Lega che continua, «riteniamo innanzitutto grave che il profugo abbia protestato per la sospensione del denaro a lui spettante visto che comunque sarebbe colui che ha compiuto il danno e, nel caso, sarebbe un provvedimento minimo. In secondo luogo innescare una protesta, avendo per altro torto, dimostra il poco rispetto che queste persone hanno nei confronti di coloro che li ospitano a proprie spese, che li accolgono e che danno loro vitto e alloggio mentre trentini e italiani, nella maggior parte dei casi non considerati dalle Istituzioni, faticano ad arrivare alla fine del mese».

Fugatti ha dichiarato inoltre che “se questi immigrati scappassero da miseria, guerra e fame non dovrebbero protestare per mancano sigarette, Wi-Fi, cellulari, abiti all’ultima moda, TV e pizza” ma si accontenterebbero dei beni a loro offerti. «Se agli ospiti questo non piace possono tranquillamente tornare da dove sono venuti. Non ne sentiremo la mancanza» – osserva ancora il segretario della Lega.




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