Altro caso Ashley Olsen: ragazza americana in una pozza di sangue, conviveva con clandestino

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A Vienna è caccia all’uomo alla bestia che ha ucciso una babysitter americana nel suo appartamento al centro della Capitale austriaca. La vittima, Lauren Mann, 25 anni, è stata trovata dalla polizia mezza nuda e stesa su un materasso sul pavimento del bagno, con un maglione sul volto e la braccia tese lungo il corpo. E in una pozza di sangue. Si cerca un immigrato del Gambia, suo coinquilino, il cui permesso di soggiorno è scaduto e di cui si sono perse tutte le tracce.

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Lauren era nata a Paonia, in Colorado, ma si era trasferita a Vienna per studiare da circa tre anni. Per pagarsi l’università faceva la tata, e sarebbe stato proprio il suo datore di lavoro ad allertare le forze dell’ordine non avendo avuto più notizie di lei da lunedì scorso. Dopo aver chiamato la polizia, con l’aiuto dei vigili del fuoco ha forzato la porta del suo appartamento facendo la tragica scoperta martedì notte.

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Tutte le lampadine della casa erano state bruciate. Si aspettano ora i risultati delle analisi tossicologiche per verificare, molto probabile, se avesse assunto prima di morire sostanze pericolose. Il portavoce della polizia, Thomas Keiblinger, ha affermato che probabilmente il sangue ritrovato attorno alla sua testa può indicare gravi lesioni interne.

Sono state raccolte testimonianze dei vicini, dei compagni di università e degli amici di Lauren che l’hanno definita una ragazza dolce e disponibile. Troppo disponibile.




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