La vera storia di Ivan Jurcevic, che ha salvato alcune donne di Colonia dai profughi – VIDEO

Vox
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Così scrive ilGiornale oggi:

Ivan Jurcevic è stato subito ribattezzato “l’eroe di Colonia” perché, durante la notte di san Silvestro, è riuscito a salvare almeno tre donne dalla violenza degli immigrati.

Oltre 130 chili di muscoli e un passato da campione di kickboxing, Jurcevic ha raccontato al DailyMail: “C’erano quattro giovani, sui vent’anni, che parlavano in lingua araba. Mi hanno detto di non interferire e che le ragazze erano di ‘loro proprietà’. Le ragazze indossavano jeans e cappotti, nulla di provocante. Ho detto loro: ‘Nascondetevi dietro di me’. Poi il membro più feroce della gang si è scagliato contro di me con una bottiglia così gli ho dato un calcio al petto e l’ho fatto volare. Un alto è venuto contro di me, gli ho tirato uno schiaffo in faccia e anche lui è volato in aria. Il capetto del gruppo mi ha puntato il dito contro e mi ha detto che sarebbe tornato per uccidermi”.

Jurcevic si trovava sulla soglia dell’hotel Excelsior, vicino alla piazza della cattedrale: “Quando le ospiti dell’albergo uscivano a fumare venivano assalite da questi uomini di origine araba”.

In realtà, la storia di Ivan è più articolata:  COLONIA: LA TESTIMONIANZA CHOC DI UN IMPIEGATO DI HOTEL
Parla uno dei testimoni delle violenze di Capodanno dei migranti a Colonia. Quella sera lavorava in un hotel proprio davanti la Cattedrale – Colonia è una bellissima città storica – dove la maggior parte delle violenze sono avvenute.

– Tutto è iniziato tra le 9 e le 10, nell’area vicina l’hotel. Prima un accoltellamento e l’arrivo di un’ambulanza per il ferito grave, poi si è scatenato il caos.

– Questa gente che abbiamo accolto solo 3 mesi fa, con palloncini, orsacchiotti e bottiglie d’acqua alla stazione di Monaco, ha iniziato a sparare contro la Cattedrale, la polizia e la gente (presumiamo bombe carte e fuochi di artificio).

– I poliziotti più esperti mi hanno confessato dopo, che non avevano mai visto nulla di simile. Hanno definito il tutto come una ‘guerra civile’. Ma nessun media ne ha parlato (la testimonianza del ragazzo è precedente alla fine dell’embargo mediatico imposto dal governo sugli stupri e i disordini).

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– Durante tutta la sera, di continuo arrivavano ragazze e donne che chiedevano di poter rimanere qui dentro l’hotel con me. All’inizio io non capivo, e ci hanno spiegato che le stavano molestano e ‘cacciando’.

– Poi, quelli che stavano inseguendo le ragazze hanno aggredito anche me. Ovviamente ho reagito con violenza.

– Io non ho mai testimoniato roba del genere. Ti confesso: pensavo la pericolosità dei profughi e dei migranti fosse tutta propaganda dei razzisti. E invece è reale.

– Più tardi, la notte, i disordini sono peggiorati. Un ragazzo è stato pestato a sangue, gli sono saliti sulla testa. E’ arrivala la polizia anti-sommossa e noi abbiamo reagito. Per oltre un’ora i più violenti sono stati bloccati e raccolti, ma non c’erano mezzi disponibili e le celle erano piene. Così i poliziotti sono stati costretti a liberarli!

Poi spiega di avere sempre avuto poca dimestichezza con i movimenti di destra. Parla proprio di ‘diffidenza’.

– Hanno attaccato gli ospiti dell’hotel. Hanno sputato addosso a loro e ai poliziotti. Pestavano le persone e gli saltavano in testa.

Il giovane uomo che appare nel video si chiama Ivan Jurcevic.

In generale, sui fatti di Colonia, i media stanno facendo una certa confusione. Diffondendo video che, come Vox ha avvisato nei giorni scorsi, sono relativi a piazza Tahrir.

Questo rischia di delegittimare l’indignazione contro gli stupri di massa. E’ il loro obiettivo?