Fucksia non restituisce stipendio: “La espelliamo?”

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Sul blog di Beppe Grillo lanciato un referendum per decidere se espellere dal Movimento 5 Stelle la senatrice Serenella Fucksia. E’ accusata di non aver restituito parte dei suoi emolumenti da parlamentare, come prevede il regolamento interno

“La senatrice Fucksia ha violato ripetutamente il codice di comportamento dei parlamentari 5 Stelle”, si legge nel post dove gli iscritti al M5S possono votare sull’espulsione.

“Chi non restituisce parte del proprio stipendio come tutti gli altri – si legge nel post che indice la consultazione online – non solo viola il codice di comportamento dei cittadini parlamentari MoVimento 5 Stelle, ma impedisce a giovani disoccupati di avere ulteriori opportunità di lavoro oltre a tradire un patto con gli elettori. Ogni mese i parlamentari del M5S si tagliano lo stipendio e donano quei soldi a un fondo per far partire nuove imprese e quindi nuovi posti di lavoro in Italia”.

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“A differenza di tutti gli altri suoi colleghi, la senatrice Serenella Fucksia non ha ancora restituito le eccedenze degli stipendi di aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre 2015, così come richiesto dallo Staff e nonostante i diversi solleciti inoltrati con scadenze in data 8, 21 e 26 dicembre. Fucksia – conclude il post – ha violato ripetutamente il codice di comportamento dei Parlamentari 5 Stelle. Ti chiediamo se debba essere espulsa”.

La replica: “Stavo facendo ora il rendiconto” – La senatrice Serenella Fucksia replica attraverso il quotidiano Repubblica alle accuse arrivate dal Movimento: “Scopro ora che Grillo ha aperto un referendum contro di me, avevo avvisato di essere in ritardo e che avrei usato le vacanze di Natale per rimettermi in pari”. “Ho avuto problemi logistici e di salute, lo sanno tutti. Evidentemente sono scomoda dal momento che non sopporto l’ipocrisia”, ha aggiunto la senatrice.

“Voglio aspettare l’esito della votazione per affrontare il tema in modo più dettagliato”, ha aggiunto Fucksia che è poi passata al contrattacco: “A Grillo e Casaleggio la situazione è sfuggita di mano. Si sa, quando crescono i numeri nascono anche gelosie”.