Torino: Vescovo sfratta mamma e figlio, aiutiamoli

Vox
Condividi!

 

Maria Monica Dell’Aquila è una donna di 47 anni che abita a Torino in un appartamento in affitto.
Sposata, con un figlio di 13 anni, è attualmente in cerca di lavoro come suo marito Gianluigi.

Fino al 2008 la sua famiglia aveva una vita abbastanza normale, ma improvvisamente il marito perse il lavoro e si ritrovarono immersi di debiti al punto da essere costretti ad andare a vivere dalla madre di Maria.

Ogni tanto Gianluigi trovava qualche lavoro con delle cooperative ma poi si ritornava al punto iniziale.
Nel giugno 2012 venne a mancare la madre di Maria.
Il marito continuò a lavorare fino a marzo 2013 e la famiglia riuscì a pagare gli affitti di casa e le spese fino a marzo 2014. Ora hanno circa 11mila euro di arretrati da pagare.

Maria ora cerca di guadagnare qualcosa facendo pulizie domestiche racimolando circa 50 euro alla settimana, ma Gianluigi non riesce a trovare alcun impiego.
Nelle scorse settimane hanno ricevuto una lettera per lo sfratto e il 18 gennaio Maria dovrà presentarsi in tribunale. Chiederà una grazia di tre mesi, se non l’accettano a marzo dovranno lasciare l’abitazione.

 

Vox

La cosa più assurda è che sono le suore (la Curia, perché le suore dipendono dal Vescovo, ndr), proprietarie dell’appartamento e del complesso abitativo della zona, a sfrattare questa famiglia, che ha provato a contattarle senza successo: non accettano colloqui.

L’ennesima sorpresa negativa ricevuta da Maria che ora vorrebbe almeno tutelare il figlio e dargli una tranquillità abitativa.

QUESTO ARTICOLO E’ STATO PUBBLICATO DA GENERAZIONE IDENTITARIA, CHE LANCIA POI UN APPELLO PER AIUTARE QUESTA FAMIGLIA ITALIANA:

Alcuni giorni fa con il progetto Generazione Solidaria, gli identitari di Torino sono andati a portare solidarietà e aiuto a Maria e alla sua famiglia, consegnando generi alimentari. Abbiamo anche fornito a Gianluigi i contatti di alcune cooperative e ci siamo fatti dare i loro curriculum.

Maria è diplomata come Segretaria di Amministrazione ed ha alle spalle 2 anni di esperienza nell’imballaggio scatole e 2 anni nella rilegatura libri.
Gianluigi ha lavorato 5 anni come magazziniere e 3 anni presso cooperative per la distribuzione di generi alimentari presso supermercati.

Ora vogliamo fare tutto il possibile per aiutarli a uscire da questa situazione, perciò chiunque voglia contribuire può farlo in diversi modi:
– contattando Maria (333 499 8892)
– facendo una donazione per Generazione Solidaria qui: http://generazione-identitaria.com/sostienici/
– inviando altri aiuti contattando la nostra sezione di Torino (https://www.facebook.com/GenerazioneIdentitariaTorino) o il suo responsabile Simone (345 039 7043).

Diamo la precedenza alla nostra gente, perché una generazione che non aiuta il suo popolo non saprà mai aiutare veramente nessuno.