Emergenza Smog: Auto immigrati generano lo smog in eccesso

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Il grave problema dello smog che sta soffocando le principali città italiane, ci consente di affrontare il legame tra immigrazione e inquinamento. Un legame diretto.

Sappiamo che lo smog nelle città deriva dagli scarichi delle caldaie e delle auto. Delle caldaie ci occuperemo. Parliamo delle auto.

‘Grazie’ agli immigrati – non è colpa loro, è un effetto collaterale delle loro presenza – le nostre strade si trovano a dovere sostenere milioni di auto in più, con problemi di traffico caotico e ingorghi.

Soprattutto, l’aria delle nostre città viene inquinata da milioni di scarichi in più.

I cittadini stranieri sono intestatari di 2,8 milioni di auto (dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aggiornati alla fine del 2013).

Abbiamo circa 610 vetture per ogni 1.000 abitanti. Un aumento vertiginoso negli ultimi venti anni. Proprio in coincidenza con l’aumento vertiginoso degli immigrati residenti.

Inoltre non tutti i veicoli sono fonti di PM10: i veicoli a benzina emettono quantità trascurabili di questo inquinante, mentre i maggiori responsabili delle emissioni sono i diesel, sia leggeri che pesanti. Una categoria nella quale gli immigrati hanno un’incidenza maggiore, soprattutto nei vecchi diesel, che sono molto più inquinanti.

E qui veniamo all’età delle auto degli immigrati. Le auto che circolano nel nostro Paese hanno in media un’età di 9 anni e 11 mesi. Non solo si tratta di un livello particolarmente alto, ma è anche sensibilmente cresciuto negli ultimi anni, proprio in correlazione con l’aumento degli immigrati, che infatti hanno auto in media di età superiore a quelle degli italiani: e quindi più inquinanti.

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Il Centro Studi Continental (autore dell’elaborazione da cui derivano i dati sull’età media del parco circolante italiano) rileva che nel nostro Paese sono ancora in circolazione vetture decisamente vecchie che hanno un livello di emissioni di sostanze nocive più alto rispetto a quello delle auto più recenti. E in questo settore, gli immigrati hanno un’incidenza estremamente elevata.

Uno dei principali responsabili dell’inquinamento da Pm10, responsabile dell’emergenza smog di questi giorni, è il traffico urbano: i trasporti stradali, infatti, producono più di un quarto del totale delle emissioni. Le automobili contribuiscono sul totale emesso dal trasporto stradale per un terzo del Pm10: ergo, le auto generano quasi il 10 per cento dello smog.

Facciamo due conti: in Italia ci sono 37 milioni di auto, quasi 3 milioni di immigrati, che sono mediamente molto più vecchie e quindi inquinanti della media. Significa che circa il 15 per cento del PM10 che viene rilasciato in Italia ‘dipende’ dagli immigrati.

Cifra molto più alta per città come Roma e Milano, dove gli immigrati sono oltre il doppio della media nazionale: quindi circa il 30 per cento del PM10 dipende da loro.

Ecco spiegata l’emergenza smog. Quando si verificano situazioni meteorologiche particolari, e hai un 30 per cento in più di scarichi inquinanti, lo smog è servito.

Anche per lo smog, gli immigrati sono una risorsa.

E ripetiamo: non è colpa loro. E’ colpa di chi continua a sostenere che l’aumento di popolazione – oltretutto attraverso l’importazione di masse povere – non abbia impatto sull’ambiente. Ce l’ha, e pesante.

Ogni immigrato in più, è una boccata di smog in più. Non ci vuole una laurea in ‘ambientalismo’ per comprenderlo. Ci vuole solo un po’ di mente aperta.