Sei mesi di proroga. E’ il “regalo di Natale” concesso, a spese nostre, dalla Prefettura di Pordenone alla quarantina di cosiddetti profughi, che entro mercoledì avrebbero dovuto lasciare gli hotel dove risiedevano da due anni.
In questo periodo, avranno quindi la possibilità di guardarsi intorno – scrive il giornale locale di De Benedetti – cercare un lavoro, approfondire ulteriormente la conoscenza della lingua, fatta salva la possibilità di raggiungere altre nazioni qualora là si creassero diverse opportunità.
No comment. Diventeremmo volgari.