Non va in moschea: apostata giustiziato in piazza

Vox
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I terroristi islamici di ISIS hanno giustiziato ieri, sabato, un uomo siriano con l’accusa di “apostasia” nella città settentrionale siriana di Manbij.

Ahmed, 50 anni, è stato decapitato in una piazza nella città di Manbij, dopo che la Corte della Sharia lo ha giudicato colpevole.

“L’esecuzione brutale si è svolta di fronte a una grande folla di persone entusiaste sabato sera”, ha detto un testimone oculare ad ARANEWS in condizione di anonimato.

“La vittima era accusata di apostasia per non avere partecipato alla preghiera del venerdì nella moschea. Dopo essere stato denunciato alla Corte della Sharia, il giudice ha deciso di giustiziarlo, in modo da avvisare chi non si converte all’Islam della punizione brutale che li aspetta”, ha detto la fonte.

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Nel frattempo, gli stessi militanti ISIS hanno arrestato decine di donne nella città di Manbij per aver violato il codice di abbigliamento islamico imposto dal gruppo.

“Più di 200 donne sono attualmente detenute a Manbij. Sono imprigionate per accuse infondat”, ha detto un’attivista locale, Marwan Abu Adel, ad ARANEWS.

“Le persone sono preoccupate per la sorte di tutte quelle donne, in particolare che la brutalità del gruppo che è aumentata nelle ultime settimane dopo che i residenti della città hanno organizzato una protesta anti-ISIS, chiedendo al gruppo di lasciare la città”.