Boldrini fa la svedese: “Basta stereotipi femminili”

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“La campagna di UN Women ‘HeForShe’ si propone un obiettivo fondamentale nel percorso verso l’empowerment femminile: sollecitare il contributo degli uomini per rimuovere gli intollerabili stereotipi culturali, linguistici e comunicativi e i modelli dominanti nella nostra società, di cui essi stessi sono prigionieri“.

Lo scrive la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, nel messaggio inviato alla vice presidente del Senato, Valeria Fedeli, in occasione del convegno ‘HeForShe: insieme verso la parità di genere’. Che paghiamo noi.

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La Crusca dovrebbe perseguire Boldrini per ‘linguicidio’. Tra l’uso demenziale di termini inglesi come ‘empowerment’ e la stantia tiritera della censura verso gli ‘stereotipi’, è davvero un caso clinico.

”Si tratta, secondo l’efficace espressione utilizzata per promuovere la campagna – prosegue Boldrini – di assicurare ‘il supporto di una metà del mondo all’altra metà, per il bene di tutti’. Gli ostacoli che impediscono alle donne di occupare posizioni di vertice negli organismi pubblici e privati e che si risolve in intollerabili discriminazioni sul piano economico e sociale – non potranno essere superati se all’impegno e alla determinazione di noi donne, ciascuna per la propria parte, non si accompagnerà anche il pieno coinvolgimento e la partecipazione attiva degli uomini. Così come sta anche agli uomini assumere la consapevolezza che declinare i ruoli di vertice al femminile non è una concessione ma un riconoscimento di un lungo percorso di avanzamento delle donne nella società”.

Boldrini renderebbe maschilista anche Vendola.