ISIS – “Parigi non è nulla, siamo ovunque: vedrete a Natale”, e Salah è già in Siria

Vox
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La strage di Parigi del 13 novembre è solo l’inizio. A sua cugina Hasna Ait Boulahcen, uccisa poi nel blitz di Saint Denis, la mente degli attentati, il belga per Ius Soli Abdelhamid Abaaoud disse che lui e gli altri immigrati, durante le feste, avrebbero fatto danni ben peggiori nei quartieri ebraici e che avrebbero distrutto trasporti e scuole. Intanto Salah Abdeslam sembra aver raggiunto la Siria.

Non solo il Bataclan, lo Stade de France e i ristoranti dell’Xi arrondissement. Abaaoud pensava in grande e voleva creare una campagna di terrore che sarebbe durata settimane. E sicuramente, qualche altra cellula tra i milioni di immigrati islamici in Francia e Belgio raccoglierà il testimone.

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Era tornato dalla Siria, passando la frontiera sfruttando la politica UE sui cosiddetti profughi, per controllare da vicino il commando che avrebbe dovuto compiere gli altri assalti.

Venerdì 13 “non è stato nulla. Per le feste vedremo quel che succederà, siamo dappertutto”. Sono le parole dette da Abaaoud alla cugina nel covo di Saint Denis. A un certo punto il cellulare della ragazza squilla. E’ il super-ricercato Salah che confida ai due di essere ormai al sicuro in Siria. Questa l’ultima telefonata con Abaaoud, ucciso durante il blitz delle forze dell’ordine.