ISIS come Renzi: “Vogliamo un mondo senza frontiere e multirazziale”

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“Arabi e non arabi, bianchi e neri, uniti da una sola fede distruggeranno gli idoli del nazionalismo“.

In un filmato dal titolo “no respite”, che sembra girato da una troupe di Annozero su sceneggiatura di Saviano e ispirazione di Boldrini, lo Stato Islamico racconta la bellezza della società multirazziale nel Califfato.

Il video spiega che gli islamici di ISIS sono “i soldati che fermeranno gli idoli del nazionalismo, come abbiamo marciato su Palmira dobbiamo distruggere i confini creati dagli accordi di Sykes Picott (la spartizione coloniale del medio oriente, Ndr). Non c’è nessun onore nel difendere il nazionalismo”.

 

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Ovvio. L’Islam è solo uno dei diversi metodi di Globalizzazione. Ha in comune con i fanatici dell’integrazione alla Boldrini la creazione di un’umanità indistinta e intercambiabile. Cambia il tipo di governo, non l’esito finale. E non è quindi per nulla strano, che ISIS e le forze del mondialismo condividano la stessa visione del mondo: un mondo senza frontiere, senza differenze, senza libertà.

L’unica legge, spiegano, è quella di Allah, sotto la quale uomini di tutte le etnie “sono uniti dall’Islam”.

Quello che è singolare è che il capitalismo, il pensiero unico, il mondialismo, condividono con il terrorismo islamico lo stesso amore per l’abolizione delle frontiere e per la società multietnica e gli stessi nemici: fascismo e nazionalismo.