Comico condannato a 2 mesi per “incitamento a odio”

Vox
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Ci tocca difendere il comico mulatto Dieudonné Mbala Mbala, condannato dal Tribunale di Liegi a due mesi di prigione e ad una multa di 9.000 euro per incitamento all’odio e alla diffusione di discorsi discriminatori, antisemiti, negazionisti e revisionisti durante uno spettacolo a Herstal il 14 marzo 2012.

Lo spettacolo era stato organizzato dall’associazione dei giovani di Bressoux-Droixhe e vi avevano preso parte 1.100 persone.

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Nulla ci avvicina alla persona e alle idee di Dieudonné, ma sarebbe puerile e da cazzari del web difendere solo chi la pensa come te. Anzi, è proprio quando è in gioco la libertà di espressione di chi ha idee opposte alle tue, che devi difendere quella libertà.

In genere, il mondo dei media è pieno di mezzuomini che strillano in nome del proprio diritto ad esprimersi, ma non muovono un dito, quando è il diritto altrui ad essere in ballo. Questo distingue l’uomo dal mezzuomo.

La libertà di pensiero e di espressione è l’unica libertà che non deve e non può avere limiti. L’azione non è mai libera, ovviamente, perché cozza contro le altrui azioni, ma il pensiero e la parola sono potenzialmente senza limiti: costringerle in una gabbia di leggi è totalitarismo.