Piemonte: Chiamparino chiede più profughi a Renzi

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E’ finito con la bocciatura dell’ordine del giorno della Lega, il dibattito sulla gestione del sistema regionale di accoglienza dei cosiddetti richiedenti asilo in Piemonte, svoltosi stamattina nel Consiglio regionale straordinario.

«Sta passando il messaggio che i cittadini possano vivere accogliendo un migrante, piuttosto che lavorare o fare impresa», ha commentato Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale, ricordando di aver chiesto, insieme a Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia e agli altri firmatari dell’ordine del giorno, l’immediata revoca del Piano per l’accoglienza e la gestione dell’emergenza profughi della Regione.

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Un’iniziativa, bocciata dalla maggioranza consiliare di Chiamparino, che mirava a sospendere il “piano di ripopolamento di borghi montani”, alla luce della “insostenibilità degli esperimenti già avviati”, per “i problemi di convivenza con la popolazione già residente”. E che puntava a “manifestare l’indisponibilità” del Piemonte ad accogliere nuovi profughi, in attesa della messa a punto di un nuovo piano “condiviso e plurale”.

«E’ molto grave – ha aggiunto Gianna Gancia – che il Governo ci abbia portato a questo punto, perché nella gestione della tragedia dei migranti, una cosa è l’umanitarismo, un’altra l’irresponsabilità e l’impreparazione che rendono insicura e socialmente instabile la nostra terra. Non siamo insensibili all’aspetto umanitario, ma chiediamo che le regole vengano fatte rispettare a tutti, nell’interesse di tutti. Carceri e ospedali sono pieni di stranieri, e anche in Piemonte si sta vivacchiando, senza ordine né pianificazione, delegando l’accoglienza alle solite cooperative e associazioni che ne fanno un business».