Si chiama Ruggiero, è italiano e ha 72 anni. E’ malato. Ma vive in auto da sette anni. A Milano. La Milano dell’Expo.
Perché non c’è posto per anziani italiani nella graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare a Milano.
Dal 2008 vive con la pensione minima. Lui, che ha trascorso una vita a scaricare casse di pesce all’Ortomercato. Ma l’azienda dove lavorava è fallita, i contributi non sono arrivati più, e allora ecco la pensione minima. Con la quale non è più riuscito a pagare l’affitto di 550 euro al mese in periferia.
E il fatto che da allora abiti in auto, dicono i tecnici di Pisapia, non è un problema, perché ‘ha tutto quello spazio solo per se stesso’.
Secondo gli uffici di Palazzo Marino, infatti, in quell’auto non ci sono le condizioni di sovraffollamento, coabitazione né presenza di barriere architettoniche.
Il consigliere comunale Fabrizio De Pasquale: «Prima di trattare con gli occupanti abusivi credo che il Comune debba farsi carico di queste persone».
Vox è curioso. Siamo andati a vedere chi c’è, in testa alla graduatoria per l’assegnazione di case popolari a Milano.
Questi sono i primi trenta:
Come vedete, tra i primi trenta, ben venti sono immigrati! Significa che 2 su 3 con possibilità di avere una casa popolare sono stranieri. Un numero abnorme rispetto alla popolazione straniera residente a Milano.
E il motivo, vero, per il quale Ruggiero dorme in auto.