Troppi profughi, Ikea fa affari d’oro: “Esauriti letti e materassi”

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Ciò che può essere dannoso alla stragrande maggioranza della popolazione, non necessariamente lo è per tutti. Anzi, è altamente probabile che sia un fenomeno estremamente lucrativo per pochi.

E’ il caso dell’invasione di clandestini in corso in Europa.

Solitamente, sono gli stessi che inneggiano all’accoglienza. In Italia abbiamo le coop del PD e del Vaticano. In Svezia, l’Ikea.

Fa tali e tanti affari, da avere esaurito la propria scorta di letti e materassi.

Il colosso svedese ha comunicato che i suoi negozi in Svezia e Germania sono a corto di materassi e letti, ‘grazie’ alla domanda statale per l’afflusso senza precedenti di richiedenti asilo nei due paesi. Pagano, ovviamente, i contribuenti svedesi e tedeschi.

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“Ci sono carenze di letti, materassi e piumoni” in alcuni negozi in Germania e Svezia, ha detto Josefin Thorell, portavoce Ikea.

“Se la situazione persiste, ci aspettiamo che sarà difficile tenere il passo e mantenere la fornitura sufficiente”, ha aggiunto.

Intanto, il ministro delle Finanze svedese Magdalena Andersson ha detto ai giornalisti che il governo svedese non è più in grado di offrire alloggio ai nuovi arrivati.

“Coloro che vengono qui si dovranno organizzare da soli, o tornare in Germania o in Danimarca.”

Come mai le grandi multinazionali sono tanto eccitate dall’ondata di clandestini in corso? Per loro sono due piccioni con una fava: primo, incassano per le commesse statali necessarie a mantenere i nuovi arrivati; poi, risparmiano assumendo i nuovi arrivati al posto degli autoctoni.

Le multinazionali low-cost proliferano nell’habitat dell’immigrazione di massa: è il loro ambiente naturale, nel quale la ricchezza si concentra verso l’alto.