Se abiti in comune con profughi, hai 1.000 volte più probabilità di essere stuprata

Vox
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Oggi la notizia del tentato stupro da parte di un sedicenti profugo – senegalese! – contro una donna italiana che stava andando a lavorare. Anche per mantenere lui. Clandestino, in una villetta di Budrio, nel bolognese.

Il sindaco locale, tal Pierini del PD, ha subito difeso i profughi: “NON SI INCOLPINO TUTTI I MIGRANTI PER L’ATTO PERPETRATO SOLO DA UNO”.

Si, va bene. Peccato i ‘migranti’ siano arrivati nella villetta di Budrio venerdì 16 ottobre, in quindici. Dopo soli dieci giorni, uno dei 15 ha già tentato di stuprare una donna del luogo: una ‘buona’ media’.

Anche se fosse l’unico caso, e purtroppo non lo sarà, 1 su 15 è un’incidenza abnorme. Per avere un’idea delle proporzioni, dati statistici alla mano, c’è uno stupratore italiano ogni 5mila italiani. Significa che, a Budrio, con l’arrivo dei ‘profughi’, la probabilità che una donna locale ha di essere stuprata è salita di mille volte (1.000). Terribile.

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Risorse. Di violenza.

E’ per questo che Vox ha diffuso, da subito, una mappa con gli hotel che ospitano le ‘risorse’.

E’ bene che le cittadine sappiano dove risiedono i finti profughi.

budrio

Sono a Mezzolara di Budrio, ospiti della cooperativa Lai-momo a spese nostre, in uno stabile in via Lumaca, a poca distanza dal confine con il Comune di Molinella e dal centro abitato di San Martino in Argine. La struttura, di proprietà privata, era stata inserita nell’ultimo bando di gara dalla Prefettura.