L’indottrinamento ‘migrante’ arriva a scuola. Non bastavano le lezioni di gender, ora arriva anche l’ora di ‘accoglienza’.
È il progetto, primo, ma temiamo non ultimo, in Italia, per far incontrare i sedicenti profughi e gli studenti genovesi.
E’ promosso dalla famigerata Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale (Toti, ma che fai?) la fondazione Cultura di Palazzo Ducale e il ridicolo Ufficio Migrantes. Saranno coinvolte 13 scuole e 3000 studenti.
Venti i giovani maschi africani tra i 18 e i 25 anni che in questo anno scolastico indottrineranno gli studenti. A spese nostre.
“E’ un’esperienza nuova – millanta Rosaria Pagano, direttore scolastico della Liguria – per la prima volta si crea un contatto con giovani profughi che raccontano il loro dramma senza il filtro dei media e dei social network”. Soprattutto questi ultimi, dicono i promotori, “possono fornire una visione deformata del fenomeno”.
Certo, 20 clandestini invece, forniranno una visione altamente oggettiva del motivo per il quale vivono, da mesi, in Italia a spese dei contribuenti.
Gli incontri si terranno in orario scolastico, e avverranno con la regia di mediatori della Comunità di Sant’Egidio. Altra garanzia di oggettività.
Ragazzi: boicottate l’iniziativa.
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