La preoccupazione sulle conseguenze dello scandalo Volkswagen sono diventate visibili, commenta Christian Schulz di Citi, ricordando che l’indice Zew (rilevato tra il 28 settembre e il 12 ottobre su un campione di 217 analisti e investitori istituzionali) e’ il primo indicatore sulla fiducia diffuso dopo il ‘dieselgate’: il dato, continua l’analista, “rivela che gli analisti finanziari sono molto preoccupati sull’impatto potenziale dello scandalo sulla congiuntura”.

Vw e’ uno dei primi datori di lavoro in Germania con 270mila occupati nel Paese e altrettanti o piu’ nell’indotto.

L’industria dell’auto ha contribuito per il 17,9% all’export di beni tedesco l’anno scorso (1.100 miliardi il totale), secondo dati Deutsche Bank, e l’export del comparto e’ cresciuto sempre piu’ della media dal 2009.

Anche Reinhold Festge, presidente della Federazione tedesca dei produttori di macchine-utensili, uno dei settori chiave dell’economia tedesca, ha indicato, a margine dell’assemblea annuale, che “siamo chiaramente in una fase di indebolimento”. Per Jennifer McKeown di Capital Economics, la congiuntura ha evidentemente gia’ superato il punto massimo del ciclo e rischia un rallentamento nei prossimi mesi come dimostrano anche gli ultimi dati sulla produzione industriale e gli scambi con l’estero.