La globalizzazione è un disastro ecologico che i cittadini dei paesi come India e Cina pagheranno negli anni a venire.
Questa è Bangalore, capitale tecnologica dell’India. E quello che sembra sapone, è in realtà un’invasione di sostanze tossiche che ha invase le strade della città.
La schiuma tossica arriva dal lago super-inquinato di Bellandur, dove gli scarichi industriali arrivano senza alcune depurazione.
Bellandur è altamente inquinato da un flusso costante di liquami e rifiuti chimici che si accumula e sotto la superficie delle sue acque.
La pioggia incessante ha causato l’esondazione di liquami e rifiuti tossici.
Il cosiddetto ‘miracolo’, è solo crescita rubata al futuro sotto forma di distruzione ambientale.
Facile crescere in modo illusorio, quando produci a costi ridicoli sfruttando schiavi e devastando il territorio perché chi produce non ha costi di depurazione. Ma dura poco.
Questo è il vero dramma, generato dalla Globalizzazione. Che devasta identità etniche, ambientali e culturali. Altro che la fandonia ideologica del ‘riscaldamento globale’.