Maestra sgrida islamica: “Mio padre è di ISIS, ha esplosivi e farà saltare scuola”

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La maestra la rimprovera e lei, bambina marocchina piuttosto ‘vivace’ di una scuola elementare piacentina, la minaccia di chiamare a difenderla il padre che è “membro dell’Isis e che a casa dispone di una cintura esplosiva con la quale farà saltare la scuola“.

E’ accaduto nei giorni scorsi all’istituto Egidio Carella, ed è salita alle cronache dopo la denuncia di alcuni genitori.

All’iniziale sconcerto dell’insegnante e dopo il confronto con la dirigente scolastica, pare che per ora l’istituto sia arrivato alla conclusione che si sia trattato di una ”leggerezza” e non abbia proceduto a informare le forze dell’ordine o a convocare i genitori della piccola.

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Una ‘leggerezza’.

Non così per il consigliere comunale Putzu, che ha deciso di presentare un’interrogazione: “Pur trattandosi di minorenni, tali dichiarazioni sono inaccettabili e inammisibili, e la loro veridicità va verificata dalle autorità competenti. Per questo chiedo al sindaco Dosi se sia a conoscenza dell’episodio e se non ritenga, personalmente o tramite l’assessore competente, di verificare la veridicità dell’accaduto e se in caso positivo di segnalare il fatto alla Polizia di Stato per gli opportuni accertamenti ed eventuali provvedimenti”.

Non si può certo lasciare dubbi. Se è vero che si tratta di una bambina, è pur vero che i bambini ripetono quello che sentono dire a casa. No, non pensiamo il padre sia un membro di ISIS (anche se ogni islamico è un potenziale terrorista), ma è probabilmente un simpatizzante, altrimenti non si comprendono le parole di una bambina.

C’è di più. Queste parole dimostrano come si stia creando una saldatura tra ISIS e gli immigrati che si sentono da questa protetti e spalleggiati. Va fatta una seria riflessione.