In Francia, il ministro della Giustizia, l’africana Christiane Taubira, è sotto accusa, dopo che ieri un detenuto islamico in permesso premio (!) non è tornato in carcere e ha deciso di uccidere un poliziotto sparandogli in testa. L’agente è gravissimo.
I sindacati di polizia hanno reagito con rabbia. Il detenuto è stato poi ucciso in una sparatoria.
L’ufficiale non è morto, ha 36 anni, ma le sue condizioni sono “disperate”.
E’ emerso che il detenuto era oggetto di una “scheda S”, il che significa che le autorità anti-terrorismo avevano ragione di credere che fosse una potenziale minaccia. Ma non ostante le recenti stragi in Francia (compresa quella mancata del treno), era in ‘permesso’.
I sindacati hanno chiesto al governo di spiegare il motivo per cui a un individuo così pericoloso è stato permesso dalla prigione.
Il sindacato di polizia Alliance, dice il ministro della Giustizia Taubira “deve essere ritenuto responsabile”.
Anche in Italia, quando un profugo stupra è colpa di chi lo è andato a prendere in Libia.