Islamici amputano dita a 12enne cristiano perché suo padre si converta: poi lo crocifiggono

Vox
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Gli islamici di ISIS hanno amputato le dita di un ragazzo cristiano di fronte a suo padre, prima di crocifiggere entrambi.

Il gruppo islamico stava cercando di costringere i cristiani siriani in un villaggio nei pressi di Aleppo a convertirsi all’Islam. Lo riporta Christian Aid Mission.

Il bambino, 12 anni, era il figlio di un siriano che aveva ricostruito nove chiese nel paese.

“Di fronte ai parenti e in mezzo alla folla, gli islamici hanno tagliate al ragazzino le punta delle dita, poi lo hanno picchiato, dicendo a suo padre che avrebbero fermata la tortura solo se lui, il padre, si fosse convertito all’Islam”.
“Quando l’uomo ha rifiutato,  i militanti ISIS hanno torturato lui e altri due membri della chiesa locale. I tre uomini e il ragazzo poi  sono stati uccisi crocifiggendoli “.

Altri otto operatori umanitari, tra cui due donne, sono stati poi giustiziati per essersi coraggiosamente opposti alle crocifissioni.

Gli otto sono stati portati in una zona separata nel villaggio, e anche a loro è stato chiesto di convertitsi all’islam.

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Le  donne, 29 e 33 anni, sono state stuprate davanti alla folla islamica convocata per guardare. Le donne hanno continuato a pregare durante il loro straziante calvario.

Successivamente tutti e otto sono stati decapitati per essersi rifiutati di allontanarsi dalla loro religione.

“Gli abitanti dei villaggi hanno detto che alcuni pregavano nel nome di Gesù, mentre altri pregavano il Padre Nostro”.

“Una delle donne alzò gli occhi e sembrava essere quasi sorridentem mentre gridava, ‘Gesù!'”

Anche i loro corpi sono stati poi appesi alle croci, dopo essere stati uccisi.

Intanto, a Roma, una pletora di nullafacenti è riunita per il Sinodo. Ma i veri testimoni di Cristo non sono tra loro.

Intanto, noi raccattiamo islamici ma, come vedete, quelli che sarebbero i veri profughi, rimangono in Siria. Perché i ‘profughi’ li manda ISIS.