Immobiliari: “Con arrivo profughi, crolla valore case”

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La presenza dei profughi genera un aumento del degrado, questo ha un effetto diretto – negativo – sul valore degli immobili delle aree interessate.

Dice un mediatore Tecnocasa: «Anche se la zona ha storicamente una presenza maggiore di immigrati rispetto ad altre, è chiaro che proporre un immobile in vendita è diventato più complicato che in passato, soprattutto negli ultimi sei mesi».

Chi volete che acquisti casa vicino ad un centro profughi o a palazzine e hotel dove vivono, a spese nostre, decine di fancazzisti africani? Che bivaccano attaccati al cellulare se va bene, che rubano se non va bene, e che stuprano e sgozzano se va male?

«Nel giro di 50 metri passi dall’inferno al paradiso», si lamenta il mediatore immobiliare, e chi vende, e aveva un certo valore prima dell’arrivo dei sedicenti profughi, deve inevitabilmente scendere a compromessi. Grazie a Renzi.

La situazione peggiore è quella di largo Bellintani e del tratto di via Palazzi che sta dietro alla chiesa di San Carlo al Lazzaretto, nei mesi scorsi trasformata in vero e proprio bivacco. Qui le vendite «sono diventate molto problematiche», dice con eufemismo lo stesso professionista, che poi ammette: “al punto da essersi quasi azzerate nel corso del 2015”.

Ma anche nelle vie limitrofe le conseguenze sono evidenti. «Intanto noi quando facciamo le perizie stiamo sicuramente più attenti rispetto al passato», spiega l’affiliato Tecnocasa.

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«Poi, visto che i tempi di vendita arrivano anche a sette mesi (contro una media di poco più di cinque mesi registrata nel resto della città), chi ha fretta di vendere deve pagare uno scotto del 10-12% sulla richiesta iniziale, soprattutto sui tagli grandi dal trilocale in su».

È il caso, ad esempio, di un attico da 150 metri quadrati in vendita all’angolo tra via Castaldi e via Lazzaretto. Oggi se i proprietari volessero venderlo in tempi rapidi potrebbero sperare di realizzare 180 mila in meno della quotazione che aveva prima di Mare Nostrum.

Non molto meglio andrebbe ai proprietari di un quadrilocale da 105 metri quadrati in vendita nella parte iniziale di via Castaldi che dà su corso Buenos Aires: meno 75mila euro.

Mentre il proprietario di un bilocale di 75 metri quadrati in via Tenca, ha visto il prezzo passare da 140 a 120 mila euro.

«Quello del deprezzamento degli immobili per l’alto numero di immigrati è un problema per il quale ci sono più volte pervenute segnalazioni, soprattutto nel cuore del quartiere», denuncia il presidente di Asscomm Porta Venezia, Luca Longo.

E poi la grave accusa: «Il sospetto è che possa esserci qualcuno che sta favorendo la presenza dei profughi per specularci».

Chi compra case al ribasso piazzando clandestini nei quartieri?