Collaborazionisti su Facebook indicano le rotte libere ai clandestini islamici

Vox
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Nella marcia dei clandestini islamici verso l’Europa occidentale, non ci sono solo i trafficanti che agiscono sul campo, ma anche quelli virtuali.

Dopo l’innalzamento della barriera in Ungheria, torme di collaborazionisti virtuali  informano in tempo reale gli invasori che, essendo poveri e in fuga dalla guerra, hanno tutti smartphone e tablet di ultima generazione (compresi contratti internazionali).

“Avoid Hungary”, Evitare l’Ungheria. Con questo nome è nata sia una pagina Facebook che vi invitiamo a riempire di insulti, Avoid Hungary – Migration News, sia un hashtag su Twitter, da seguire per avere informazioni su come invadere l’Europa. E ora che la rotta si è spostata in Croazia, c’è chi ha già creato la pagina: Dear Refugees: Welcome to Croatia, con le informazioni su dove trovare assistenza a spese dei cittadini locali.

consigli migranti

«Cari siriani, nuova direzione: Sid e Bezdan!! Poi Croazia e dopo il paradiso».

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«Provate a prendere un treno per la Svizzera o ad attraversare il confine verso Trieste e Milano. Dalla Croazia non sono così distanti. Buona fortuna». Molte anche le traduzioni in arabo per facilitare la lettura agli invasori.

C’è anche chi, da bravo trafficante virtuale, pubblica le mappe con le nuove direzioni da seguire, evitando di passare per l’Ungheria di Viktor Orban. Che con il suo ‘muro’, ha ottenuto il risultato di rendere l’Ungheria off-limits per gli invasori.

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Gli amministratori della pagina Avoid Hungary scrivono: «Questa è una iniziativa sociale per aiutare i richiedenti asilo con percorsi alternativi per raggiungere la loro meta. Ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che incitano alla violenza, intolleranza o alla discriminazione».

Facciamo in modo di fargliene cancellare molti.