E’ ormai quasi certo, ma lo era fin da ieri: non ha agito da solo Mamadou Kamara, il 18enne, e non 25 enne, ivoriano fermato dalla polizia per avere rapinato e sgozzato Vincenzo Solano, 68 anni, e la moglie, Mercedes Ibanez, 70enne di Barcellona, nella loro villetta di Palagonia.

Ci sono troppi elementi, scoperti dalla Polizia scientifica, che portano almeno ad un’altra persona più alta dell’indagato nella scena del delitto. Ma si pensa ad una banda di 3 profughi.

Una delle figlie delle vittime, Manuela Solano: “Mia figlia, che ha 5 anni aveva chiesto di andare a dormire dai miei genitori. Ma l’indomani saremmo dovuti andare al mare e quindi è rimasta a casa. Se ci fosse andata avrebbero ucciso anche lei. Non ci posso pensare….”.

Il profugo, e i suoi probabili complici, sarebbero entrati da una porta secondaria, che era socchiusa. Poi l’irruzione nella villa: l’aggressione prima all’uomo, sgozzato con un oggetto a punta. La stessa aggressione alla moglie, che è stata lanciata dal balcone del primo piano.

Poi l’ivoriano si cambia d’abito: ha i pantaloni sporchi di sangue, e ne indossa un paio della vittima.