Procura indaga rapporti Renzi-Adinolfi: “Generale Finanza insabbiava indagini su Renzi”

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La procura di Firenze, a seguito di un esposto, ha aperto un’indagine per reato di omissione di atti d’ufficio.

L’indagine deve appurare se il generale della Guardia di Finanza, Michele Adinolfi, abbia bloccato indagini a carico di Matteo Renzi quando era a capo del comando interregionale di Emilia e Toscana tra il 2011 e il 2014, e Renzi era sindaco.

Tutto ruota intorno ad una famosa villa aretina. Si, quella.

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Molte delle denunce a carico di Renzi venivano da Alessandro Maiorano, dipendente del Comune di Firenze.

A seguito della pubblicazione nelle scorse settimane, delle intercettazioni delle telefonate fra Renzi e Adinolfi, che svela come i due fossero molto ‘intimi, Alessandro Maiorano, per il tramite del Prof. Taormina, ha chiesto alla Procura di Genova di accertare se l’insabbiamento delle sue denunce è stato determinato da inerzia della Procura (anche visti i rapporti esistenti fra Renzi e il duo Quattrocchi-Manzione ) o da insabbiamento delle indagini operato dalla Guardia di Finanza, coordinata, allora, proprio da Adinolfi.

In entrambi i casi si tratterebbe di “rifiuto di atti d’ufficio – omissione di atti d’ufficio” (art. 328 del Codice Penale).

Si apprende adesso che la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo il 21 Luglio 2015 (sette giorni dopo la denuncia depositata a Genova) con il “modello 44” (notizia di reato a carico di indagati ignoti) in cui Maiorano è parte offesa e l’ipotesi di reato ex articolo 328 del Codice Penale.