Il programma di Trump sull’immigrazione: muro a confine Messico, fine Ius Soli e…

Vox
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Il programma del candidato alla presidenza Usa Donald Trump sull’immigrazione è rivoluzionario, di un buon senso troppo semplice perché piaccia ai media di distrazione di massa. Questo ci fa dire che faranno di tutto per bloccarlo.

Ma hanno un problema: non ha bisogno dei soldi delle corporation che governano de facto gli USA, i soldi li ha di suo. Sarà una dura guerra.

Andiamo a leggerlo questo programma, che consta di tre principi cardine:

1. A nation without borders is not a nation. There must be a wall across the southern border.

2. A nation without laws is not a nation. Laws passed in accordance with our Constitutional system of government must be enforced.

3. A nation that does not serve its own citizens is not a nation. Any immigration plan must improve jobs, wages and security for all Americans.

Vox

Tradotto:

  • Una nazione senza confini non p una nazione. Costruiremo una barriera difensiva lungo il confine con il Messico.
  • Una nazione senza leggi non è una nazione. Le leggi si applicano, anche con i clandestini.
  • Una nazione che non serve i propri cittadini, non è una nazione. Ogni piano sull’immigrazione deve favorire lavoro, stipendio e sicurezza per tutti gli americani.

E’ un programma talmente di buon senso, che potrebbe essere applicato in ogni nazione. Italia compresa.

Ma c’è un punto che vogliamo mettere in evidenza, soprattutto in vista del prossimo passo del governo Renzi sullo Ius Soli:

End birthright citizenship. This remains the biggest magnet for illegal immigration. By a 2:1 margin, voters say it’s the wrong policy, including Harry Reid who said “no sane country” would give automatic citizenship to the children of illegal immigrants.

In sostanza: eliminare lo Ius Soli, che è il più potente magnete per l’immigrazione.