Lombardia: 160milioni di euro per curare i ‘profughi’

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“Su quasi 7000 migranti presenti, al 30 giugno 2015, nelle 358 strutture di accoglienza situate nelle dodici province lombarde, Regione Lombardia, tramite le Asl, ha garantito l’erogazione, sempre nel solo mese di giugno, di quasi 1000 prestazioni di prevenzione. Si tratta di azioni fondamentali per monitorare la situazione sanitaria degli ospiti, oltre che per assicurare la salute pubblica dei Lombardi”.

Cosi’ denuncia Mario Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia.

“Nella citta’ di Milano, nel mese di giugno, – ha proseguito l’assessore – sono stati accolte nelle strutture 786 nuove persone, con un impegno costante da parte degli operatori dell’Asl della Citta’ di Milano a supporto delle attivita’ degli operatori. Per il mese di luglio invece e’ ancora in corso la raccolta dei dati provenienti dai territori”.

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“La Stazione Centrale, soprattutto nei mesi di maggio e giugno, – fa sapere ancora Mantovani – e’ stata epicentro di una nuova fase emergenziale, che ha visto Regione Lombardia, attraverso il lavoro di Asl Citta’ di Milano e Areu, e il supporto di Croce Rossa, impegnati nel fornire una primaria assistenza di carattere sanitario ai tanti profughi in arrivo. Ora si trattera’ nelle prossime settimane di incanalare la risposta emergenziale verso una stabilizzazione dell’intervento, a partire dai soggetti competenti: la cronaca quotidianamente evidenzia infatti come gli arrivi di profughi saranno destinati a continuare nel tempo”.

“Ricordo pero’ – conclude Mantovani – che il Governo deve ancora versare 160 milioni di euro, a fronte delle fatture emesse regolarmente dalle nostre aziende ospedaliere per la cura di stranieri temporaneamente presenti. Come Regione Lombardia continuiamo a fare il nostro dovere, ci aspettiamo dunque che Renzi onori finalmente i debiti con la nostra Regione”.

La cosiddetta accoglienza ha un costo. Questi soldi sono soldi dei contribuenti italiani. Perché la Regione Lombardia non si rifiuta di “stabilizzare l’intervento”?