Etnia Kyenge assalta campo profughi: sgozzati 30 bambini Pigmei

Vox
Condividi!

La Repubblica Democratica del Congo deve proteggere “urgentemente” i civili, vittime degli scontri mortali che dal 2013 si verificano tra le milizie bantu e quelle pigmee nel sud-est del paese. E’ l’appello dell’Human Rights Watch (HRW), l’organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani.

“Le uccisioni e il trasferimento generalizzato dei civili”, in seguito agli attacchi nella provincia del Katanga “dimostrano la necessita’ per il governo di proteggere i civili urgentemente”, ha dichiarato in un rapporto la Ong statunitense.

In realtà non c’è un conflitto tra due etnie, la maggioritaria Bantu, quella della Kyenge (che è venuta ad insegnare a noi la integrazione!) e il sottogruppo Batwa dei pigmei: ma i primi che stanno sterminando i secondi dall’inizio dei tempi.

Vox

I pigmei sono da sempre emarginati, disprezzati e sfruttati: da millenni vengono messi ai margini. Sono infatti i discendenti dell’originaria popolazione di cacciatori e raccoglitori.

Inoltre i Pigmei sono minacciati, nel Katanga anche dall’industria mineraria e dall’agricoltura sempre piu’ estensiva da parte dei Bantu della Kyenge.

L’Ong denuncia che nel combattimento del 30 aprile scorso, i combattenti Luba (Bantu) hanno “attaccato un campo di profughi vicino alla citta’ di Nyunzu. Il campo e’ stato ridotto in cenere – ha affermato l’Organizzazione che ha ascoltato le testimonianze dei superstiti – e sono stati uccisi almeno 30 uomini, donne e bambini appartenenti alla etnia Batwa, a colpi di machete, frecce e asce. Decine di persone risultano disperse e si teme possano essere morte”.

In Congo non ci sono guerre, c’è un’etnia – quasi una razza a sé in Africa, come i Pigmei – che viene sterminata dalla gente della Kyenge.