Renzi continua a mandare “profughi”: ecco come ha combinato stazione Trento

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Ormai la stazione di Trento è di proprietà dei sedicenti profughi. Che la insozzano facendo i loro bisogni, con immaginabili rischi per la salute pubblica e dei viaggiatori.
La denuncia fa parte di un’interrogazione del consigliere Claudio Cia  comprensiva di una completa documentazione fotografica ripresa sabato notte mentre bivaccavano circa 20 immigrati.
«Questa situazione, – osserva Claudio Cia – dovrebbe interrogare tutti coloro che, per responsabilità istituzionale, per competenza o per sensibilità sul tema dell’accoglienza, si occupano o si interessano dell’andamento dei flussi migratori e dello sviluppo delle nuove povertà».
Intanto, il Governo Renzi ha predisposto un piano per la collocazione a Trento di altre centinaia di clandestini camuffati da profughi.
«Il problema, – sottolinea Cia – dal punto di vista trentino, è la carenza di centri di accoglienza. Attualmente quello di Marco di Rovereto, allestito dalla Protezione Civile, accoglie 170 persone ed è già molto affollato. Complessivamente sono stati accolti 610 migranti su un contingente massimo che, proprio nei giorni scorsi, è salito da 727 unità a 810. Ciò significa che potrebbero in qualunque momento essere inviati in Trentino altri 200 migranti. La Provincia intende distribuire nei vari territori le persone da accogliere, evitando concentrazioni eccessive in singole località, per facilitare i processi di integrazione ed evitare reazioni di ostilità da parte dei residenti, che non devono sentirsi invasi».
«Si intende, con questa interrogazione, affermare che qualsiasi accoglienza, per essere realmente tale, deve essere responsabile e cosciente e deve partire dal rispetto della dignità di chi viene accolto. Le immagini della stazione ferroviaria, ridotta a dormitorio, non possono non interrogarci a tale proposito, anche perché quando l’accoglienza lascia spazio ad una carità pelosa nella quale la persona è misconosciuta nella sua dignità, è probabile che la persona medesima metta in atto comportamenti socialmente censurabili o comunque disturbanti per i cittadini della comunità che la accoglie».
Ma dei cittadini, Renzi e tutto il Pd se ne fregano.