Ha affittato un mini appartamento a diciotto abusivi bengalesi, contravvenendo all’ordinanza comunale a contrasto del sovraffollamento negli alloggi e all’abusivismo commerciale.
La speculatrice è un’agente della Polizia Municipale di Rimini: vergognoso.
La donna è stata denunciata a piede libero.
La cosa incredibile, è che in quello stesso bilocale di pochi metri quadrati, solo un anno fa, i carabinieri avevano trovato, ammassati tra resti di cibo e sporcizia, un’altra decina di venditori abusivi, a Rimini per la stagione estiva.
Non ostante questo, contro la donna, il Comune di Rimini e la Polizia Municipale non avevano preso alcun provvedimento.
Contro quel primo verbale, la collaborazionista aveva fatto ricorso e così, qualche giorno fa, in quello stesso alloggio sono scattati nuovi controlli dei carabinieri che hanno trovato, appunto, altri 18 bengalesi: senza vergogna.
Solo ora, il Corpo ha avviato un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Rischia, dicono, la sospensione del servizio. Rischia?
Che deve fare per essere licenziata? Uccidere qualcuno?
E si spiega perché il problema degli abusivi a Rimini non viene risolto: hanno qualcuno nelle istituzioni. Oltre il sindaco e l’amministrazione, ovviamente.
Sono gli speculatori che vogliono sedicenti profughi e clandestini. Andrebbero impiccati. Andranno impiccati.
Solo questa mattina, il sindaco di Rimini Gnasi aveva esultato: “Il Comune può dire quest’anno che la lotta all’abusivismo segna ad oggi dei risultati molto importanti”.
Ma la vigilessa infedele rimane al suo posto.
Un pensiero su “Rimini: Vigilessa affittava casa a decine di abusivi…Comune non la licenzia”
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