Profughi africani molestano ragazze del posto: intero Consiglio Comunale si dimette

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Bajardo (Imperia) – L’intero consiglio comunale del piccolo paese, dal sindaco all’opposizione si è dimesso.

Le dimissioni di massa vengono dopo l’arrivo di 30 falsi profughi, tutti giovani maschi africani di età tra i 18 e 25 anni, presso l’ex caserma del Corpo Forestale dello Stato.

Il paese non li vuole. Il sindaco è sotto assedio.

Una consigliera di minoramza, Paola Bergamini, era stata presa di mira su Facebook dagli abitanti per le sue vedute progressiste e verso i cosiddetti migranti ospitati in paese.

Il sindaco Littardi: “Loro non li vogliono – riferito agli abitanti di Bajardo -, non vogliono che stiano in paese ma purtroppo non dipende dal comune, sono direttive che giungono dalla Prefettura. La situazione è grave perchè i 30 migranti presenti in paese sono il 20% della popolazione totale di Bajardo ma soprattutto non abbiamo ne vigili, ne carabinieri presenti in paese e la polizia viene su una volta al giorno.”

Vergognoso. I cittadini non hanno potere sul loro territorio, decide un Prefetto che se la spassa a chilometri di distanza in una struttura lussuosa. Con stipendio osceno.

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Il sindaco: “Io ho dato le dimissioni, turisti e residenti ieri sera in consiglio comunale mi hanno insultato a morte, gente infuriata in questo modo non l’ho mai vista!”

Ma non basta. Il governo vuole mandare a Bajardo altri 40 clandestini.

E la situazione è grave: secondo il giornale locale Riviera24, i ‘profughi’ hanno tentato approcci sessuali con delle giovani ragazze del luogo. Vere e proprie molestie sessuali.

I patrioti liguri convergano verso Bajardo. Invece di un fine settimana al mare, un fine settimana di libertà.

Ci rendiamo conto, che stanno smistando in modo quasi maniacale centinaia di migliaia di giovani maschi africani in ogni piccolo paese d’Italia? Perché questo, se non per sovvertire la struttura etnica del territorio?

Glielo lasceremo fare? E’ tempo di resistenza. Non solo a parole. Quando ti invadono, combatti. Con ogni mezzo. E questa è un’invasione. Questi non sono profughi, sono le truppe coloniali di Renzi.

Non è più solo una questione meramente economica, è una questione di sopravvivenza etnica. La strategia di ‘annichilimento demografico’ degli italiani da parte del governo Renzi è ormai sotto gli occhi di tutti: quale altro motivo, sennò, per mandare decine e decine di giovani maschi adulti africani, in un paesinio di un centinaio di abitanti?




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