Grazie anche alla pubblicità fatta da noi, l’hotel Gelso di Rimini, che ha incassato decine di migliaia di euro delle nostre tasse ospitando clandestini camuffati da profughi, ora è disertato dai turisti. Non lo aveva previsto, il gestore/speculatore.
E ora, rivuole i profughi.
Questo un breve estratto dell’intervista concessa della speculatore Giancarlo ‘Caco’ Pari, al RdC:
Che cosa è successo?
«Guardi, guardi lei – attacca il gestore dell’hotel Gelso, tre stelle sul mare in zona colonie a Igea Marina–. La sala da pranzo dell’albergo è semideserta in pieno orario di servizio, ci sono pochissimi turisti».
Ci sono suoi colleghi che lavorano a pieno ritmo…
«La situazione è a macchia di leopardo. Qui non va per niente bene, siamo a zero».
Insomma, rimpiange gli ospiti ‘rifugiati’.
«Sicuramente».
Che percentuale di riempimento aveva?
«Con il mio albergo ho lavorato in pieno fino all’inizio di giugno».
Quando aveva cominciato a ospitare, a pagamento coi soldi dei contribuenti, i profughi?
«Da inizio inverno, visto che l’albergo è annuale, e per parecchi mesi fino a primavera inoltrata».
Quanto incassava mediamente al giorno?
«Ospitando i profughi, e ne ho avuti fino a 42, incassavo più o meno 1.500 euro al giorno».
A quanto arrivava il ‘fatturato profughi’ su scala mensile?
«Arrivavo anche a 45mila euro al mese».
E le restava un buon utile?
«Sì, avevo margini, inoltre svolgevo anche una sorta di servizio sociale».
Da dove arrivavano i suoi ‘turisti’?
«Venivano da diverse nazioni africane, Mali, Costa d’Avorio, Senegal, Nigeria, Ghana e altri Paesi.».
Come era arrivato a intercettarli?
«Su richiesta del Comune e in coordinamento con la prefettura, ho accettato di ospitare vari gruppi di profughi».
Si è pentito di averli lasciati spostare altrove?
«Alla grande. Gli ultimi 14 sono andati via il 2 giugno, in altre stutture del Riminese».
Li riprenderà finita la stagione balneare?
«Certamente, a partire dal mese di ottobre, se le autorità saranno d’accordo l’hotel Gelso tornerà a disposizione per accogliere i ragazzi africani. Rivoglio i miei profughi, altro che turisti!»
E’ un business. Facciamo in modo che questo hotel non veda un turista per tutta l’estate.