Italiano sfrattato si impicca, Prefetto piddino trova casa a Pakistani in 24 ore…

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Il caso di cui abbiamo parlato qualche ora fa –  PREFETTO TREVISO INVIA 100 CLANDESTINI IN CASE SFITTE – grida vendetta.

Non solo perché si impone la presenza di clandestini camuffati da profughi a cittadini italiani che mantengono con le loro tasse questo schifoso Stato. Anche per un altro motivo.

Perché circa la metà di quei cosiddetti ‘profughi’, sono quelli di cui abbiamo scritto ieri: CLANDESTINI SCARICATI NELLE CAMPAGNE VENETE.

In sintesi: dei pakistani scaricati in Italia il giorno prima, trovano già casa e vitto il giorno dopo. In appartamenti ‘sfitti’ che potevano servire, ad esempio, all’italiano disperato che vicino Treviso ha fatto questo:

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Aveva preparato la corda e la sedia dalla quale lasciarsi andare. Ma un carabiniere scelto della stazione dell’Arma di Spresiano gli ha parlato, lo ha convinto a dare a se stesso un’altra chance e a non buttare via, in un attimo di sconforto, la sua esistenza. Pochi giorni fa un cinquantenne di Spresiano, poco prima di lasciare l’abitazione dalla quale era stato sfrattato, mentre il padrone di casa e l’ufficiale giudiziario lo aspettavano all’esterno dell’edificio, in piazza San Giovanni a Lovadina, ha tentato di farla finita impiccandosi nella cucina dell’appartamento che stava per lasciare.

Vi sembra normale, che mentre gli italiani si impiccano perché sfrattati, a pakistani clandestini arrivati poche ore prima, il vergognoso prefetto di Treviso trovi appartamentini ammobiliati gratis? Compreso servizio mensa?

A noi. A noi questo Stato fa schifo. E’ tempo di reagire: con ogni mezzo. Disobbedire ai Prefetti – galoppini strapagati – è un dovere di ogni buon cittadino italiano. Anche dei Carabinieri, che prima di essere tali, sono italiani.

Mentre l‘Austria ci rimanda i somali beccati in Tirolo perché “devono arrivare dall’Italia”, noi non facciamo altrettanto con i pakistani che arrivano dalla Slovenia. Perché? Perché sono un business per le coop di PD e Vaticano.