PONENTE LIGURE SI RIBELLA A GOVERNO: DOPO ALASSIO, ALTRE ORDINANZE ANTI-PROFUGHI

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Dopo Alassio, la rivolta dei sindaci del Ponente ligure contro l’invasione dei sedicenti profughi, si estende.

A segnare la strada, il sindaco di Alassio Enzo Canepa, e prima di lui, quello di Prelà: «Qui non può venire chi non ha un certificato medico che attesti le sue condizioni di salute».

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Ora si aggiungono altri Comuni. Secondo Sonia Viale, vicepresidente della Regione: Zuccarello, Ortovero, Vendone, Erli e Garlenda. Tutti questi comuni che vivono di turismo hanno emanato ordinanze simili.

Tutto nasce da un appello della leghista Viale: «L’esempio viene dal sindaco di Prelà (500 abitanti in provincia di Imperia) che già da mesi ha varato un’ordinanza analoga».




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