Incredibile il trattamento che questo Stato osceno riserva ai più bisognosi tra i propri cittadini.
In Abruzzo, i rappresentanti del Movimento Vita Indipendente Abruzzo Nicolino Di Domenica, Manolo Pelusi e Camillo Gelsumini, che, lo scorso dicembre avevano occupato la sede regionale per ottenere un adeguato finanziamento della Legge regionale 57/2012 , hanno incontrato la consigliera Regionale Sara Marcozzi del M5S, nel quale hanno esposte le tristi condizioni dei disabili gravi abruzzesi, che aspirano ad una vita migliore appunto tramite la legge 57, la quale garantirebbero loro un’assistenza mirata.
«Gli impegni promessi dal Consiglio Regionale e dal presidente D’Alfonso tramite l’assessore Sclocco di finanziare con un milione di euro le richieste pervenute di circa 400 persone con grave disabilità, al fine di avere un progetto di Vita Indipendente, si stanno rilevando nulli e inattesi in quanto i finanziamenti comunicatoci con nota allegata non sono stati rispettati», denunciano.
«Abbiamo timore che anche per la prima rata di 400 mila euro messa in bilancio a Gennaio in realtà non ci sia e per tanto abbiamo chiesto alla consigliera Sara Marcozzi di verificare se questa somma sia stata veramente messa in bilancio. Sara ci ha risposto che farà richiesta di visionare il bilancio, ma che non è scontato che lo possa fare in quanto probabilmente le verrà negato questo diritto da questa giunta “dittatoriale”. Dovrà accertarsi anche del perché la seconda rata di 400 mila euro, prevista per Giugno non sia stata assegnata. Inoltre dovrà informarsi del perché le graduatorie delle domande presentate a Gennaio, previste come da legge per la fine Maggio, non sono state ancora espletate».
Questo ritardo sta provocando notevoli disagi a quelle persone e a quelle famiglie che hanno presentato domanda. La consigliera si è poi impegnata nel rivolgere un’interpellanza in Consiglio, «appoggiando anche un nostro eventuale continuo nella contestazione, che questa volta non sarà limitata solo a poche rappresentanze».
Lo stesso accade in tutte le regioni. Si taglia la sanità e le cure ad anziani, disabili e bambini, per mantenere sedicenti profughi di vent’anni in hotel di lusso.
Ad esempio, proprio in Abruzzo, sono oggi in arrivo altre decine di clandestini camuffati da profughi. Si aggiungeranno agli oltre 1200 mantenuti in hotel.
Questi ospiti della stupidità umana sono stati dislocati su tutto il territorio, per una invasione capillare: tra Sulmona, Castel del Monte (almeno una ventina), L’Aquila e Avezzano ma anche Montesilvano (nella zona dei Grandi Alberghi), Teramo, Palmoli e Alba Adriatica. Era arrivata anche la
Nelle prossime ore nella sola provincia di Pescara dovranno arrivare altri 68 clandestini, e, non disponendo di strutture, si stanno cercando posti disponibili nelle case di riposo e gli asili esistenti, a Caramanico, a Città Sant’Angelo, Loreto, Penne, Popoli, Alanno, Manoppello, Rosciano, Catignano, la stessa Pescara con l’asilo ‘Partenza’.
Il giro d’affari al momento è di 2 milioni 139 mila euro al mese, ossia 12 milioni 834mila euro per sei mesi, che verranno pagati dai contribuenti a speculatori privati, per garantire il mantenimento e l’ospitalità di 1.380 giovani africani.
Intanto, per i disabili non ci sono nemmeno i 400 mila euro promessi.
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