ERACLEA – Circa 200 cittadini hanno contestato con grida, giusti insulti e proteste il famigerato prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, arrivato sabato a Eraclea Mare.
La città è invasa dai profughi da lui inviati, i turisti sono in fuga.
Lui ha riposto con la solita arroganza dei funzionari di Stato iper-pagati, motivando la bizzarra scelta del governo e annunciando un nuovo centro profughi: la caserma di Ca’ Turcata sarà debitamente attrezzata con una tendopoli. La decisione sarà presa lunedì 15 al tavolo di coordinamento regionale.
“Ci sono ancora 150 migranti che devono trovare destinazione in provincia”, ha vaneggiato, “650 l’hanno già trovata. Se ogni Comune avesse collaborato, accettato un piccolo sacrificio, oggi ne avremmo in media 12 nei circa 550 Comuni della provincia di Venezia”.
Sono folli. Per quale cavolo di motivo i comuni veneti (e italiani) dovrebbero prendersi clandestini africani maschi in fuga da nulla?
Ad accoglierlo, un cordone di sicurezza di carabinieri, finanza e polizia locale che ha dovuto contenere il più possibile la folla radunata nel centro di educazione ambientale Ex Fornace: altissima la tensione, insulti e grida non sono mancati.
Albergatori, commercianti, ristoratori, cittadini, turisti, e il sindaco, Giorgio Talon, alle prese con il momento più difficile del suo mandato.
Talon dice a chiare lettere il nome di chi ha messo a disposizione il residence Magnolia di via Olivi, dove in questi giorni ci sono state tensioni per la convivenza tra turisti e migranti: “Ivan Montenegro della Immobiliare Venezia con sede a Verona ha messo a disposizione gli appartamenti. Ad oggi abbiamo 132 migranti, alcuni se ne sono già andati via”.
“Non possiamo lasciarli sulle strade o nelle stazioni ferroviarie”, rimandarli in Africa no?
“A Eraclea era stata data questa disponibilità di un privato. Gli altri Comuni, salvo qualche eccezione, hanno tutti detto di no”. E hanno fatto bene.
Siamo governati da criminali.