MILANO — Sono oltre 500 i casi di scabbia registrati alla stazione Centrale di Milano: 100 negli ultimi 10 giorni.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani che per far fronte all’emergenza ha dato il via libera della Regione Lombardia a un presidio sanitario di emergenza.

“In questi giorni – ha detto Mantovani – sono stati riscontrati numerosi casi di scabbia nei centri di accoglienza della città, vogliamo alzare il livello d’attenzione”.

Il presidio “sarà operativo nelle prossime ore in modo da intervenire sulle situazioni di criticità di carattere sanitario, che rientrano fra le nostre competenze”.

Tutto a spese dei contribuenti, ovviamente. Perché Renzi non fa altro che prenderli e scaricarli (di nascosto e di notte) nelle città.

Il gruppo FS Italiane afferma che “se a Milano si reputa la situazione sanitaria talmente grave da generare un vero allarme, la stazione è il luogo meno indicato per affrontarlo, dal momento che è frequentata, ogni giorno, da decine di migliaia di viaggiatori e cittadini”.

Giusto, andrebbe affrontato in Libia. Bloccando le partenze.

I pullman del governo.

“L’ipotesi di ubicare il presidio sanitario al binario 21 della stazione – prosegue la nota – confligge, infine, con la gestione dei flussi di viaggiatori. Quegli spazi si troverebbero, infatti, a valle dei varchi di accesso all’area di partenza dei treni attivati lo scorso 1 maggio per disciplinare e controllare, ai fini della sicurezza, il movimento dei viaggiatori in partenza”.

Ultima considerazione: “La stragrande maggioranza (oltre il 90%) degli immigrati non arriva alla stazione di Milano con il treno, bensì sui pullman”.