Cinquanta famiglie italiane accampate davanti ‘centro profughi’: “Perché a noi no?”

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Ve ne avevamo parlato qualche giorno fa. Ormai sono giorni, che 50 famiglie romane: donne, anziani e bambini dormono in tende davanti ad una struttura che il sindaco Marino vuole destinare ai sedicenti profughi.

“Questa è una vera e propria emergenza”, ha detto Alfredo Iorio, il leader del movimento “Nessuno tocchi il mio popolo” che rivendica l’utilizzo dello stabile per le famiglie bisognose romane.

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“Attualmente vaghiamo ospiti a casa di amici o parenti, tante sere ci siamo ritrovati a dormire in macchina. Questa è una condizione che ti toglie la dignità ma allo stesso tempo di dà la forza per trascorrere la notte in tenda, al freddo, in questo presidio in mezzo al nulla. Vorremmo tanto quella casa popolare che ci spetta“. E che invece va a zingari e clandestini.

“Questo è un casale che potrebbe ospitarci tranquillamente, non capiamo però perché prima di noi vengano i profughi“. Mica siete sbarcati due giorni fa, e mica siete business per le coop del Pd.

Ma intanto lavori di adeguamento della struttura vanno avanti, per renderla ‘idonea’ ad accogliere i clandestini che si sa, sono esigenti.




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