Anche a Bologna i clandestini occupano un residence. Si tratta della famigerata Coalizione internazionale migranti rifugiati e sans-papier (Cispm): “Abbiamo occupato per uso abitativo e sociale – si legge in un comunicato stile BR – l’ex residence di via Emilia Levante 10”.
Si tratta di 150 clandestini e zingari. Fossero stati italiani, li avrebbero manganellati.
L’iniziativa, si legge sempre nella nota, è stata attuata nella giornata che la coalizione ha indetto “per protestare contro le misure repressive che l’Europa attua nei confronti di migranti e rifugiati”. Si, tremende ‘misure repressive’, tipo metterli in hotel senza wi-fi. Gente che non ha mai letto Marx e gioca al rivoluzionario senza popolo. Basta vedere l’aspetto di chi accompagna i clandestini: sessantottini in pensione che si credono ancora studenti.
Ma il sindaco Merola difende l’assessora Frascaroli – quella delle casette agli zingari – che ieri aveva chiesto prudenza sugli sfratti di clandestini.